Programs
Identity and Horizons
A look at the human through American music
This concert by classical guitarist Steve Figoni matches the music of North and South American composers with paintings and quotes in order to introduce the listener to the music of our time, to ‘enter’ the music, not to lose ourselves, but to identify ourselves with contemporary and 20th century music, sometimes considered “difficult,” but which is actually useful to better understand ourselves IN this world.
The performance includes pieces written by the great composers like George Gershwin, with a recent transcription of Rhapsody in Blue, one of the most celebrated pieces of the 1900’s; Heitor Villa-Lobos, with his Suite Populaire Bresilienne espresses the heart of a people in the new world using musical forms from the old continent; Mexican Manuel Ponce, who wrote the Sonata III for the great maestro Andrés Segovia; and Elliott Carter, the 100+ years old composer who wrote the shocking, but profound Shard in 1997.
Program
George Gerswhin – Rhapsody in Blue, (transcription by Gregg Nestor) (1924)
Miklós Rózsa –Sonata for Guitar (I. moderato) (1986)
James Phelan – Guitar Piece (1999)
Elliott Carter – Shard (1997)
Aaron Jay Kernis – Passacaglia (1995)
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Heitor Villa-Lobos – Suite Populaire Bresilienne (1912)
1. Mazurka-Chôro
2. Schottish-Chôro
3. Valsa-Chôro
4. Gavotta-Chôro
5. Chôrinho
Manuel Ponce – Sonata III (II. chanson) (1928)
Antonio Lauro (rev. Alirio Diaz) – Vals Venezolana 2, 3 (1940)
Contemporary Music for Guitar
Uomini Contro by Gilberto Cappelli
This concert aims not to present all that is possible in contemporary music for guitar, but give a glimpse of what type of expressive and beautiful music IS possible in today's music for guitar: the energetic dance by Belloni, the obsessive/inquisitive guitar sonata by Rósza, the two gregorian-like prayers by Spazzoli, the life-encompassing (quasi contemporary) pieces by Villa-Lobos, the painfully sincere fragments by Cappelli, the journeying prelude by Ugoletti, and the pieces by Molino, full of certainty and hope.
Danza (2009) -Luca Belloni
Guitar Sonata, mov.1 (1986) -Miklós Rózsa
Ave Speranza Nostra (2008) -Alessandro Spazzoli
Nunc Dimittis
Prelude 1 (1940) -Heitor Villa-Lobos
Etude 11
3 Frammenti (1992) -Gilberto Cappelli
1. Teso
2. Più Lento Ma Sempre Teso
3. Fortemente Teso
Preludio (1999) -Paolo Ugoletti
Frammento D (1992) -Pippo Molino
Frammento C (1996)
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Via Crucis
Un percorso di musica e poesia
Music for classical guitar and readings of texts written expressly for the occasion follow the Passion of Christ through to the Resurrection, posing questions that touch the deepest parts of us, today. The music comprehends in a large part contemporary Italian composers (Pippo Molino, Paolo Ugoletti, Gilberto Cappelli, Alessandro Spazzoli) whose pieces don't leave you indifferent. The text by prize-winning poet Pietro Federico (and friend of the guitarist Steve Figoni) accompany us in the most painful and free journey in the history of the world.
Musica per la chitarra classica e letture di testi scritti apposta per l'occasione seguono la Passione di Cristo fino alla Risurezzione, ponendo interrogativi che toccano il profondo di noi, oggi. La musica comprende un numero abbondante di compositori contemporanei (Pippo Molino, Paolo Ugoletti, Gilberto Cappelli, Alessandro Spazzoli) cui brani non lasciano indifferenti. Il testo del premiato poeta Pietro Federico (e amico del chitarrista Steve Figoni) ci accompagna nel viaggio più doloroso e libero della storia del mondo.
Programma musicale:
Corale - Alessandro Spazzoli
Danza Spagnola n.5 - Enrique Granados
Fandanguillo - Joaquìn Turina
Tre Frammenti - Gilberto Cappelli
Invocación y Danza - Joaquìn Rodrigo
Sarabanda - Francis Poulenc
Preludio - Paolo Ugoletti
Nunc Dimittis - Alessandro Spazzoli
Frammento D - Pippo Molino
Frammento C - Pippo Molino
Tratta da "Getsemani" scritta da Pietro Federico:
La mia preghiera non era di gratitudine, era gratitudine, e la mia voce non erano le mie parole, ma quel canto muto e pieno di significato. Io ero Tuo Figlio e il mondo pregava per me, pregava in me. Vivono così gli uomini Padre. Ora so cos’è essere sordi all’armonia, alla danza precisa e immensa che si svolge tra le stelle e la loro malinconia. Sì dev’essere così, perché anche io ora non sento che il canto disarticolato di molti uccelli sparsi tra molti alberi, diversi, distinti, soli. Ora capisco perché quelle domande, gli occhi distratti e preoccupati, portati via dalla distrazione e dalla preoccupazione degli altri uomini.
Un percorso di musica e poesia
Music for classical guitar and readings of texts written expressly for the occasion follow the Passion of Christ through to the Resurrection, posing questions that touch the deepest parts of us, today. The music comprehends in a large part contemporary Italian composers (Pippo Molino, Paolo Ugoletti, Gilberto Cappelli, Alessandro Spazzoli) whose pieces don't leave you indifferent. The text by prize-winning poet Pietro Federico (and friend of the guitarist Steve Figoni) accompany us in the most painful and free journey in the history of the world.
Musica per la chitarra classica e letture di testi scritti apposta per l'occasione seguono la Passione di Cristo fino alla Risurezzione, ponendo interrogativi che toccano il profondo di noi, oggi. La musica comprende un numero abbondante di compositori contemporanei (Pippo Molino, Paolo Ugoletti, Gilberto Cappelli, Alessandro Spazzoli) cui brani non lasciano indifferenti. Il testo del premiato poeta Pietro Federico (e amico del chitarrista Steve Figoni) ci accompagna nel viaggio più doloroso e libero della storia del mondo.
Programma musicale:
Corale - Alessandro Spazzoli
Danza Spagnola n.5 - Enrique Granados
Fandanguillo - Joaquìn Turina
Tre Frammenti - Gilberto Cappelli
Invocación y Danza - Joaquìn Rodrigo
Sarabanda - Francis Poulenc
Preludio - Paolo Ugoletti
Nunc Dimittis - Alessandro Spazzoli
Frammento D - Pippo Molino
Frammento C - Pippo Molino
Tratta da "Getsemani" scritta da Pietro Federico:
La mia preghiera non era di gratitudine, era gratitudine, e la mia voce non erano le mie parole, ma quel canto muto e pieno di significato. Io ero Tuo Figlio e il mondo pregava per me, pregava in me. Vivono così gli uomini Padre. Ora so cos’è essere sordi all’armonia, alla danza precisa e immensa che si svolge tra le stelle e la loro malinconia. Sì dev’essere così, perché anche io ora non sento che il canto disarticolato di molti uccelli sparsi tra molti alberi, diversi, distinti, soli. Ora capisco perché quelle domande, gli occhi distratti e preoccupati, portati via dalla distrazione e dalla preoccupazione degli altri uomini.